Negli ultimi 50 anni i progressi della medicina hanno significativamente aumentato l’aspettativa di vita nella maggior parte del mondo occidentale. Al contempo, è aumentato il numero di persone che soffrono di patologie croniche e che necessitano di terapie farmacologiche a lungo termine. Tuttavia, i benefici derivati dalle terapie farmacologiche spesso non sono pienamente realizzati a causa del problema della non aderenza alla terapia: secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità più del 50% dei pazienti non aderisce fedelmente alla prescrizione terapeutica. La non aderenza alla terapia farmacologica è un problema ancora più frequente tra i pazienti che seguono una terapia farmacologica multipla, in particolare tra gli anziani.
La maggior parte degli studi precedenti si è focalizzata sulle barriere economiche quale causa principale della non aderenza da parte dei pazienti. Tuttavia, anche difficoltà di accesso al farmaco (misurata in termini di barriere di natura geografica e ambientale) rappresenta un ulteriore elemento in grado di influenzare la compliance. Il recente lavoro pubblicato sulla rivista Health Economics da alcuni ricercatori del Centro APHEC studia la relazione tra barriere geografiche di accesso al farmaco e aderenza alla terapia evidenziando come a una maggiore difficoltà di accesso al farmaco sia associata una maggiore probabilità di essere non aderente alla terapia.
La non aderenza impatta negativamente sullo stato di salute, aumentando la probabilità di decesso del paziente e l’utilizzo di altri servizi sanitari.
Scopri di più su: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/hec.4031